Fantascienza mon amour

Il logo di SHADO Fino a quel momento avevo visto solo programmi basati su pupazzi animati come Stingray e Thunderbirds.

E avevo visto l'uomo andare sulla Luna.

Ma qui si trattava di un vero salto di qualità.

Qui c'erano Astronavi, missili, sommergibili, computers ed alieni ...

Anche se in bianco e nero!

Il comandante Straker Poco importava se un comandate con una improbabile e vistosa parrucca gialla, occupava lo schermo.

Quello che faceva sognare era l'uomo a suo agio nello spazio, i mezzi di cui disponeva e la "minaccia" rappresentata da improbabili alieni, rigorosamente dalla pelle verde e in tute rosse, dotati di una eccezionale ed avanzatissima tecnologia propulsiva, ma assolutamente imbranati quando si trattava di portare a termine una qualsiasi incursione.

Basi lunari, con ridicole addette con parrucche viola, oggi chiamate "moongirls", ed una recitazione a dire poco approssimativa, lasciavano il posto al fascino dell'immaginato, più che al visto.

Le moongirls

 

Voglia di Spazio e tecnologia

Tutto sommato era il 1970, ed io abitavo in un posto in cui quando nevicava, ed allora nevicava, la corrente elettrica poteva sparire anche per una settimana consecutiva.

La TV a colori era appena arrivata in Italia, ma io non ne disponevo e li vidi in bianco e nero "indovinando" i colori degli episodi; E loro, come per ogni bambino, erano i miei eroi cui avrei voluto assomigliare una volta adulto.

Lo SkyDiver

Comunque tra tutti i mezzi più o meno strani che si vedevano nella serie, due in particolare erano quelli che mi colpivano: il primo era lo SkyDiver, un sommergibile la cui punta poteva essere lanciata e pilotata come un aereo da intercettazione (foto sotto) che, una volta in aria, prendeva il nome di Sky One.

Lo SkyDiver
Il suo compito era quello di intercettare gli UFO che fossero eventualmente sfuggiti alle difese lunari costituite dagli Intercettori e a postazioni lanciamissili mobili basate su una specie di carro lanciamissili.

 

Tornando allo SkyDiver, la cosa che era straordinaria era a sua capacità anfibia, anche se a mia memoria non esiste un episodio in cui si veda il ricongiungimento dopo il lancio (in uno si vedono il sommergibile, lo SkyDiver, e lo Sky One che galleggiano vicini e nient'altro).

Il secondo mezzo erano gli intercettori:

Intercettori

 

Gli intercettori avevano il compito di difendere la terra ed erano basati sulla Luna.

Ma a nessuno veniva in mente di chiedersi il motivo per cui costruire una astronave così complicata con compiti di intercettazione, e poi dotarla di un solo missile.

In ogni caso se ne lanciavano, mediante una procedura molto scenografica, tre alla volta per avere a disposizione tre missili, e gli alieni, che quasi regolarmente le prendevano dagli Interceptors, non avevano capito che se fossero venuti in 4 uno se la sarebbe svignata senza problemi...

Ma avrebbe incontrato lo SkyDiver appena entrato nell'atmosfera e, una volta a terra, gli Shado Mobile.

Shado MobileGli Shado Mobile erano una sorta di carro armato dotato di mitragliatori e lancia missili retrattili, e, in una versione di carro comando, di radar e sistemi di telecomunicazione e localizzazione.

UFO

Il SIDNulla era stato lasciato al caso per difendere la terra, ed una sorta di betoniera volante, chiamata SID (Space Intruder Detection), si occupava di allertare la base lunare

La tecnologia

La tecnologia rappresentata, sebbene avanzatissima per l'epoca, oggi ci fa sorridere.

Computers con le "pizze" che girano, scafandri spaziali approssimativi, e sequenze di lucine dappertutto.

Gli astronauti sulla luna si muovono senza alcuna simulazione di gravità ridotta, e la moda e gli arredamenti fanno parte della corrente futurista in modo quasi forzato.

Aerei e mezzi presentano ingenuità sui pannelli di comando, con interruttori ed interazioni con computers praticamente inesistenti.

Le riprese

Le riprese avvenivano senza l'ausilio di computers o altre diavolerie per la realizzazione di effetti speciali.

Piccoli modellini, in piena sintonia con le precedenti produzioni di Gerry e Sylvia Andersen, creatori, non a caso, proprio di Joe 90, Thunderbirds, Stingray ed altri, erano usati per le riprese in esterno, mentre tutto il resto era in interno.

Gli effetti speciali, oggi li definiremmo "artigianali", ma, per l'epoca, rendevano assolutamente l'idea.

Le prima serie la vidi in bianco e nero, mentre una sera mio padre mi accompagnò, di sorpresa, al cinema dove proiettavano "UFO Attacco alla Terra" e li vidi finalmente i colori.

Il film non era altro che l'unione di due episodi della serie, che io conoscevo praticamente a memoria, ma l'emozione di quella sorpresa la ricordo ancora ora.

Il tappo

UFO, pur con le sue scene censurate da RAI TV dove si vedevano le moongirls che si cambiavano d'abito, ebbe il grande merito di sdoganare la fantascienza in Italia, aprendo la strada alla trasmissione di Star Trek che, sebbene anteriore come produzione, fu trasmessa in Italia solo successivamente al grande successo di questa serie.

Naturalmente ho tutta la serie in DVD, comprese le scene "censurate", ed ogni tanto riguardo gli eroi di tanti anni fa...